La Collana di Uriel. Il secondo capitolo della trilogia



“La Collana di Uriel” è il titolo del mio nuovo romanzo, mentre, a sottolineare il ritmo velocissimo del tempo, il sottotitolo recita: “Quando ti giochi tutto in soli tre giorni”.

Di cosa parla?

Già il sottotitolo vi dovrebbe far intuire che la storia sembrerebbe essere condensata in quel numero tre, ma in realtà non è esattamente così. Tre sono i giorni necessari a far risolvere il caso a Guido e ai suoi amici, ma la storia abbraccia un tempo lungo ben nove secoli.

Chi sono i personaggi principali e qual è il filo del racconto?

Eccovi accontentati.

Una bella giornalista televisiva e uno spregiudicato tassista fiorentino.

Una coppia di innamorati, un magistrato e un carabiniere alla ricerca di molti perché.

Da Firenze a Roma sino a Torino seguendo una flebile traccia alla ricerca di una verità che possa scagionare un innocente.

Fino ad arrivare all’epilogo inaspettato che si svolge in una gelida notte d’inverno, in uno scenario inquietante.

Vi ho già detto molto di quello di cui narrerà il libro e ovviamente è d’obbligo che mi fermi qua. Aggiungo soltanto che i personaggi saranno gli stessi del mio precedente romanzo “Ljubljana”, naturalmente attorniati da una schiera di altri nuovi soggetti che sono sicuro troverete veramente interessanti (e non occorre per forza averlo letto l’altro mio libro, ma sicuramente questo aiuterebbe a capire chi sono i personaggi principali).

E infine, quella che vedete è la copertina, e già in essa è contenuto un ulteriore indizio sul luogo in cui si svolgerà gran parte del racconto.

L’ho messa non soltanto perché ovviamente è quella del libro, ma soprattutto perché se qualcuno di voi avesse voglia di scoprire cosa mai potrebbe voler dire quella immagine quasi surreale, inseguendo un nome: Giuseppe Pietro Bagetti, potrebbe riuscire a inquadrare almeno il luogo di cui vi parlavo.