Ljubljana. I’inizio della trilogia

Ljubljana. Una storia di diamanti, amore e morte. Un racconto di Enrico Miniati

Quella che state guardando, e’ la copertina  del mio primo racconto che potrete trovare in alcune librerie cittadine.

Il libro esce grazie alla collaborazione instaurata con i titolari della Casa Editrice Atelier di Pistoia, due splendide persone (padre e figlia) che hanno ritenuto il racconto degno di entrare a far parte del loro catalogo.

Ljubljana è un racconto d’azione; un misto tra il poliziesco e il giallo. Ma è soprattutto una storia d’amore tra due giovani, storia che viene messa a durissima prova a causa del passato di uno dei due.

Oltre alla descrizione del libro e di quello che la storia racconta, aggiungo alcune delle recensioni che mi hanno inviato altrettanti lettori, augurandomi che queste possano quantomeno far nascere in voi un minimo di curiosità, invogliandovi ad acquistarlo.

  • La prima prova letteraria di questo ‘giovane’ scrittore ci dice che siamo in presenza di una dote rara per quelli che si cimentano nell’arte del noir: la capacità di comunicare al lettore tutto il lavoro di studio e ricerca della sceneggiatura, non disgiunto da una forza espressiva emotivamente molto coinvolgente. Rimaniamo in fiduciosa attesa della seconda prova di un percorso letterario iniziato veramente alla grande.
  • Un marito innamorato che nasconde alla moglie il vero incarico che ha all’interno della ditta dove lavora, mettendo seriamente a repentaglio il loro matrimonio. Lettura molto piacevole e intrigante che non annoia, anzi scorre così bene da non riuscire a smettere di leggere.
  • Avvincente …. un bell’intreccio … scorrevole. Mentre lo leggevo mi sembrava di vederne il film, le scene e i ritratti dei personaggi.
  • Un ragazzo, impiegato senza grandi prospettive, accetta di trasferire ……. Storia ben congegnata, scritta bene, con ironia e leggerezza. Qualche brano “didascalico” mi sembra superfluo.

Ljubljana – il racconto

Due città, Firenze e Lubiana, fanno da sfondo a una storia drammatica. La prima quasi non appare e rimane sempre sfumata, eterea e bella qual è. L’altra, Ljubljana, è invece il crudele teatro dove si svolge l’apice della vicenda.

È qui, tra le sue viuzze percorse dai turisti e i degradati quartieri popolari creati dall’ex regime comunista, che il dramma esplode con tutta la sua violenza.

Nel racconto troviamo, anche se solo di sfuggita, un’altra città, Milano, dove in un inverno freddo e ventoso, circa dieci anni prima dei fatti narrati, inizia la storia d’amore di Beatrice e Guido. Una storia qualunque, come lo sono tante altre, nata però con il peccato originale di un tremendo segreto che costituirà la chiave di volta dell’intera vicenda.

La storia di Guido e Beatrice, in realtà non si esaurisce con questo racconto, ma vivrà, arricchendosi di altri personaggi, con successive vicende in altri due libri che dovrebbero uscire nei prossimi mesi. Il primo (secondo della serie) che è già terminato, ha per titolo “La collana di Uriel” e racconta la storia di una antica collana sottratta alla nipote di Guido.

Ma ovviamente non si tratterà di un furto ‘normale’, perché gli autori saranno gli adepti di una setta segreta che vuole servirsene per rivendicare la supremazia su San Michele di un ex arcangelo ‘cancellato’ con una vecchia bolla pontificia.

Il terzo, in pratica il seguito della ‘Collana’, è attualmente in fase di ultimazione e per questo ha ancora un titolo provvisorio: ‘La linea di San Michele’. In questo atto finale (?) vedremo i nostri ‘eroi’ scontrarsi direttamente con i membri della setta.