Il Parco Regionale Naturale della Maremma

Il Parco Regionale Naturale della Maremma, conosciuto anche come il “Parco dell’Uccellina” – dal nome delle basse colline che contiene al suo interno – si può dire che inizi da Principina a Mare e, passando per la foce del fiume Ombrone, arrivi dopo ben 25 chilometri di costa intatta sino alla cittadina di Talamone.

Ha una superficie totale protetta di ben 8.900 Ha alla quale se ne sommano altre circa 9.000 di colline, pinete, spiagge, dune sabbiose, scogliere, paludi, pascoli e campi coltivati.

Il punto focale del parco si trova ad Alberese, in provincia di Grosseto, nel cuore della Maremma Toscana.

Ed è proprio da Alberese che inizia la nostra giornata alla scoperta delle bellezze incontaminate del parco.

Alberese, e il Centro Visite, punto nevralgico dove hanno sede i servizi, la biglietteria, il centro informazioni e un negozio di piccoli oggetti a tema parco, si trovano a pochi chilometri dall’uscita di Rispescia – Alberese, sulla SS1 Aurelia. In ogni caso sbagliare è difficile e poi al limite vi fate qualche chilometro in più immersi comunque in un territorio tutto da ammirare.

Il mio consiglio è quello di dare prima di partire uno sguardo al sito istituzionale del parco, perché ci trovate tutto, ma proprio tutto quello che potrebbe incuriosirvi, compreso la descrizione dei vari possibili itinerari che vi sono all’interno e le relative cartine (www.parco-maremma). Tra l’altro se siete soci Coop, oltre ad avere uno sconto sul prezzo del biglietto, potete convertire in negozio i punti della vostra carta (ne servono 900 a biglietto) e avere così direttamente in mano i biglietti d’ingresso.

Il parco si visita in tanti modi, a piedi, in bici, in canoa, eccetera. Come vi ho detto guardate sul sito e troverete tutto. Noi abbiamo deciso di farlo a piedi (era la prima volta che ci andavamo, è stata un’esperienza bellissima e abbiamo già deciso che la prossima volta andremo a giro in bici – le noleggiano direttamente al Centro di Accoglienza). Siamo partiti però non dall'”ingresso principale”, ma da uno “secondario” (ovviamente scherzo) che si raggiunge grazie a un ottimo servizio di bus navetta il cui costo andata – ritorno è compreso nel prezzo del biglietto d’ingresso.

Enormi vacche bianche dalle corna lunghissime ci hanno accolti non appena siamo scesi dal bus al limitare di una stupenda pineta. Noi affascinati le guardavamo ruminare tranquille all’ombra dei grandi pini marittimi e loro rispondeva mute ai nostri sguardi curiosi, con l’aria di chi vorrebbe risponderti: «Scusa, ma non hai mai visto una mucca prima d’oggi?».

E poi inizia il cammino, che in barba al percorso prescelto (Grotte – Torri – Abbazia – eccetera) è in definitiva un’unica immensa emozionante passeggiata che puoi percorrere come e quanto vuoi, semplicemente seguendo i vari sentieri che si intersecano. Va così che noi abbiamo visto una grotta, alcune antiche torri, tantissima pineta, paludi, scogliere e infine una stupenda lunghissima distesa di sabbia bianca, immacolata e quasi deserta, messa lì a fare da cornice a un mare stupendo.

All’interno del parco non esistono ovviamente e fortunatamente negozi, bar, ristoranti o fontanelle (quelli li trovate al Centro Visite, in paese ad Alberese o sulla piccola spiaggia omonima al limitare nord del parco) e quindi occorre entrare muniti di tutto ciò che può servire per trascorrervi un giornata. Quello che di certo non manca è la bellezza, la tranquillità e il silenzio. E mangiare i panini che ci eravamo portati dietro guardando le onde del mare infrangersi sulla spiaggia, ci ha riportati magicamente indietro di decine di anni, quando fare una scampagnata in luoghi simili era una felice abitudine delle nostre famiglie.

Era quello forse un mondo diverso, ma dentro al Parco Naturale della Maremma ritrovarlo è molto ma molto facile.

 

Pubblicato da Enrico Miniati

Fiorentino di nascita vivo però da circa 20 anni a Iano, un minuscolo paesino sulla collina pistoiese. Scrittore per passione ho pubblicato 6 racconti di cui trovate sul blog le relative pagine.

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