Con questo post “Le parole diventano musica”, iniziamo un viaggio nei testi delle canzoni. Testi che spesso trattano d’amore, di dolore, di gioia (sembra finito il tempo della canzone “di protesta” o basata sui grandi temi sociali), ma che sempre, almeno quelli di un certo spessore, riescono a regalarci emozioni. Le canzoni, o meglio il loro testo, private dell’accompagnamento della musica, appaiono però molto diverse da come siamo abituati a ascoltarle. Se impariamo a leggerle, dimenticando di averle già sentite, scopriamo una musicalità diversa, simile a quella che spesso ci dona una bella poesia.
E proprio dalla poesia voglio iniziare. Leggete le righe che seguono e capirete.
… Combatterò dalla tua parte.
Perché tale è il mio amore
che per il tuo bene
sopporterei ogni male
Quelle che ho riportato sopra, sono parole tratte da una famosa canzone di Ron “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, presentata nel 1996 al Festival di Sanremo.
Veramente belle non trovate?
Ma lasciate per un momento da parte la data della canzone, perchè forse potremmo avere una sorpresa.
Dunque, dicevo: “Ron, Sanremo, 1996”. Ma è proprio così? E’ veramente lui l’autore di tanta poesia? In realtà, alcuni versi della canzone sembrano essere mutuati dai ‘Sonetti ‘ di William Shakespear e pubblicati nel 1609 da Thomas Thorpe.
Questi i versi di Shakespeare dal Sonetto “Quando deciderai …”
… Combatterò dalla tua parte (…)
tale è il mio amore,
così tanto ti appartengo
che per il tuo bene mi
accollerò ogni male
Molto simili non trovate? Sarà semplicemente un caso oppure una scelta consapevole? Nell’uno o nell’altro caso il risultato è comunque notevole.
Ma tutto quanto sopra perché l’ho scritto? Semplicemente per tracciare un parallelismo tra parole e musica. Tra frasi bellissime e canzoni. Tra poesia e sonorità.
In questa categoria inserirò, di quando in quando, il testo di una canzone, indicandone però solamente il titolo, e lasciando al lettore la voglia di scoprirne l’interprete o l’autore del testo, gustandosi così la diversità tra la parola scritta e quella cantata, e la diversa musicalità che le crea la musica di corredo.
Buona lettura allora, anzi buon ascolto.