Per sempre. Ovvero i ricordi che ti restano dentro.
Sapore d’antico e di già vissuto in questo testo che presento. Frasi che escono dalla memoria, gesti, parole, abitudini che sembrano arrivarci da un tempo lontano. Forse molti riusciranno a ritrovarci qualcosa che, almeno in parte gli e’ appartenuto. Io ci rivedo molto del mio passato. Ci ritrovo situazioni, emozioni, sensazioni vissute in prima persona. Cose piccole, gesti comuni a molti della mia generazione e istanti di vita vera, reale, d’altri tempi. Mi rivedo ad esempio seduto a tavola con davanti un piatto di minestrone che non voglio assolutamente mangiare. E la mamma che vorrebbe aiutarmi dicendo ureche non importa, “la mangerai domani”. E ricordo benissimo il babbo che, severissimo non intende assolutamente transigere “non ti alzi da qui se prima non hai finito tutto”. Momenti vissuti allora in maniera esagerata, quasi tragicamente e adesso ricordati con dolce tristezza.
E rivedo istanti di tristezza e preoccupazione dei miei genitori, li risento ancora parlare piano dei nostri problemi economici. Tre figli, un solo magro stipendio e un’esistenza da organizzare. Eppure tutto era bellissimo, perfino la nostra povertà. E le sere a guardare la TV al bar, assieme a molti altri che come noi non possedevano il televisore. E i semi salati da ciucciare e masticare camminando in lunghissime passeggiate. E le canzoni di Modugno che cantava la mamma. Le arrabbiature e i giochi del babbo. Le cinque sigarette “nazionali” che mi mandava a comprare e che il tabaccaio metteva in una piccolissima bustina di carta velina. Momenti lontani, non dimenticati, ma quasi spariti soffocati dal mare di esperienze successive, ma di colpo magicamente riaffiorati sentendo questa poesia cantata.
Un testo poetico, supportato da splendide sonorità che regalano il colore a vecchie immagini sbiadite.
Se scoprite l’interprete, andate a giro sul web, cercatelo, e vi accorgerete che non solo lui è un grande artista, ma siamo davanti anche a un vero poeta.
Per sempre
Mio padre che mi spinge a mangiare
e guai se non finisco
mio padre che vuol farmi guidare
mi frena con il fischio
il bambino più grande mi mena
davanti a tutti gli altri
lui che passa per caso mi salva
e mi condanna per sempre
mio padre di spalle sul piatto
si mangia la vita
e poi sulla pista da ballo
fa un valzer dentro il suo nuovo vestito
Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c’è un istante che rimane lì piantato eternamente
E lei che non si lascia afferrare
si piega indietro e ride
e lei che dice quanto mi ama
e io che mi fido
e lei che mi toccava per prima
la sua mano bambina
vuole che le giuri qualcosa
le si gonfia una vena
e lei che era troppo più forte
sicura di tutto
e prima di andarsene mi dà il profilo
con un movimento perfetto
Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c’è un istante che rimane lì piantato eternamente
per sempre
solo per sempre
Mia madre che prepara la cena
cantando sanremo
carezza la testa a mio padre
gli dice vedrai che ce la faremo
Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c’è un istante che rimane lì piantato eternamente
per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo