Ljubljana. Il mio primo racconto

Libro

Ljubljana. Una storia qualunque. Un racconto di Enrico Miniati

Quella che state vedendo e’ la copertina della versione digitale (e book) del mio racconto “Ljubljana”, che ho pubblicato nel 2016 su Amazon. Sempre su Amazon forse esiste ancora la possibilità di acquistare la versione cartacea dello stesso racconto.

Però non ve lo consiglio. Il libro è stato poi successivamente pubblicato da una “vera” casa editrice: Atelier di Pistoia i cui libri sono reperibili sul catalogo IBS https://www.ibs.it/?gclid=CjwKCAiAtej9BRAvEiwA0UAWXt3k9qIb1laOaFZ-aAGqUPyeRs6Y-856rCQvzjBPjhzk6M15OF7cKhoCX7oQAvD_BwE.

E naturalmente, in special modo per chi ama avere tra le mani i libri, tra le due versioni esistono delle differenze “tattili”.

Oltre alla descrizione del libro e di quello che la storia racconta, aggiungo anche due recensioni di altrettanti lettori, augurandomi che queste possano quantomeno far nascere in voi un minimo di curiosità, invogliandovi magari a scaricarlo.

  • La prima prova letteraria di questo ‘giovane’ scrittore ci dice che siamo in presenza di una dote rara per quelli che si cimentano nell’arte del noir: la capacità di comunicare al lettore tutto il lavoro di studio e ricerca della sceneggiatura, non disgiunto da una forza espressiva emotivamente molto coinvolgente. Rimaniamo in fiduciosa attesa della seconda prova di un percorso letterario iniziato veramente alla grande.
  • Un marito innamorato che nasconde alla moglie il vero incarico che ha all’interno della ditta dove lavora, mettendo seriamente a repentaglio il loro matrimonio. Lettura molto piacevole e intrigante che non annoia, anzi scorre così bene da non riuscire a smettere di leggere.

Ljubljana – il racconto

Due città: Firenze e Lubiana, fanno da sfondo a una storia drammatica. La prima quasi non appare e rimane sempre sfumata, eterea e bella qual è. È descritta in modo lieve, leggermente surreale. Quasi fosse più un’idea o un sogno che una realtà. L’altra, Ljubljana, altrettanto bella, è invece il crudele teatro dove si svolge l’apice della vicenda. Ed e’ qui, tra le sue viuzze percorse dai turisti, e i degradati quartieri popolari creati dall’ex regime comunista, che il dramma esplode con tutta la sua violenza.
Nel racconto troviamo, anche se solo all’inizio, un altro luogo, un’altra città. Ed è Milano. Qui, in un inverno freddo e ventoso, circa dieci anni prima dei fatti narrati, inizia la storia d’amore di Beatrice e Guido. Una storia qualunque, come lo sono tante altre, nata però con il peccato originale di un tremendo segreto che costituirà la chiave di svolta dell’intera vicenda.
Sono loro i personaggi attorno ai quali si snoda il racconto.
Lui, Guido, è un giovane ingenuo e sprovveduto, o è soltanto un sognatore mai del tutto cresciuto, preda degli eroi fittizi del nostro tempo? Sembra quasi voglia sempre giocare con vicende più grandi di lui, mettendo a rischio tutto ciò che ha, fino a quando disperatamente dovrà tentare di riscattarsi. Ama libri e film d’azione. E la sua vita spesso si confonde con questi, quasi fosse anche lui un personaggio di fantasia.
Lei, Beatrice, colta e dinamica. Bella e sicura di se, vive cullata dal tranquillo e sicuro mondo che si è costruita; finché precipita improvvisamente in un vortice di vicende che, oltre a distruggere il suo rapporto con il marito, le riveleranno inattesi aspetti drammatici di un lontano passato, che hanno segnato la vita dei suoi affetti più cari. Ma anche lei, alla fine del racconto, proprio come le eroine dei romanzi e dei film che il suo “lui” ama, prova a avvicinarsi a quel mondo.
Guido le nasconde la vera natura del suo lavoro e per dieci lunghi anni niente sarà rivelato; sino a quando la morte non arriverà a stravolgere la loro esistenza. Il traffico illecito di diamanti: è questo quanto lui non può confessare a Beatrice.
Neanche il loro amore riesce a squarciare la cortina di silenzio che le ferree regole del contrabbando impongono. Sarà però la “Nera Signora” che spariglierà le carte, e crudelmente perfida quale solo lei sa essere, rivelerà ciò che è stato nascosto nel tempo.
Nel racconto abbiamo inoltre misteri, organizzazioni segrete, professori universitari e vari personaggi che si muovono ai limiti della legalità: un vero Conte, la sua gigantesca guardia del corpo, e due spietati killer. Un agente segreto, uno spregiudicato tassista fiorentino, una splendida ragazza bionda e un ufficiale di polizia apparentemente credulone. E sempre in un incessante verificarsi di colpi di scena, si dipana una storia di passioni, di diamanti e di morte. Il racconto ci parla della fine di una storia d’amore e dell’inizio di un viaggio alla ricerca di come farla rinascere.
Lubiana: città di turismo e di romanticismo, diviene in realtà un luogo di violenza e di terrore. Un teatro magico, in cui il racconto di due vite normali si trasforma in una storia di sangue e di criminali.
Ma alla fine, chissà che la vicenda di Guido e Beatrice non possa ritornare a essere quella che sembrava: due innamorati che vivono una vita felice ma anonima, come è quella che in genere abbiamo tutti noi: “Una Storia Qualunque”.

Pubblicato da Enrico Miniati

Fiorentino di nascita vivo però da circa 20 anni a Iano, un minuscolo paesino sulla collina pistoiese. Scrittore per passione ho pubblicato 6 racconti di cui trovate sul blog le relative pagine.

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